Ecologia e biologia riproduttiva della Salamandrina
di Savi
Ecologia
Le popolazioni in natura hanno dimensioni molto variabili, da poche decine di
individui adulti ad alcune centinaia. Nel corso di una recente ricerca condotta
in provincia di Terni, sono stati catturati un centinaio di femmine gravide in
una pozza di circa 5 mq di superficie suggerendo quindi che le dimensioni della
popolazione possano raggiungere valori ragguardevoli. Studi con metodi di
cattura e ricattura hanno valutato rispettivamente a 287 e a 547 esemplari le
popolazioni di Rocchetta e di Monte Morello (Firenze). Le relative densità
erano di 1 es/6.7 mq e di 1 es/2.7 mq.
I valori di sex ratio riportati nei pochi lavori condotti su questa specie
variano considerevolmente a seconda del periodo dell’anno in cui le catture
sono state effettuate. In autunno, nel periodo degli accoppiamenti, il rapporto
sessi osservato è di circa 21 a favore dei maschi, mentre scende a 0.15 (mm/ff)
in primavera, durante la migrazione in acqua delle femmine, quando i maschi sono
difficilmente osservabili.
È specie stazionaria che, nei mesi più caldi ed aridi, entra in estivazione, mentre non è raro osservare esemplari all'aperto in pieno inverno. Sembra che l'ibernazione si verifichi solo in periodi particolarmente rigidi, quando la temperatura resta a lungo al di sotto dello zero.
Alimentazione
Le larve sono carnivore e predano piccoli invertebrati acquatici. Gli adulti,
anch’essi predatori, si cibano prevalentemente di invertebrati terrestri, in
particolare artropodi e chioccioline.
Rapporti con altre specie
I siti riproduttivi di Salamandrina perspicillata sono frequentemente utilizzati da altre specie di anfibi. In un
recente censimento condotto in Liguria, la specie è stata osservata
frequentemente in sintopia con Salamandra salamandra, meno spesso con Rana
italica e Bufo bufo.
Tra i potenziali predatori delle larve si
annoverano molte specie di artropodi acquatici, tra cui alcune specie di
Crostacei quali Austropotamobius pallipes e Potamon fluviatile, e
molte larve di insetti (Odonati, Coleotteri Ditiscidi). Tra i predatori degli
adulti troviamo alcuni piccoli mammiferi, alcuni rettili (Anguis fragilis,
Natrix sp.) e alcuni anfibi (ad esempio Bufo bufo).
Riproduzione e sviluppo
Il corteggiamento ha luogo a terra. Da quanto osservato in terrario, il maschio
insegue la femmina mantenendo il capo attaccato alla cloaca della compagna, che
si muove in cerchio facendo ondulare il corpo e la coda come un serpente. Il
corteggiamento terminerebbe quando il maschio riesce ad infilarsi sotto la
femmina e ad allacciare le rispettive code. Al termine di questa parata, che
dura 2-15 minuti, il maschio depone una spermatofora conica, trasparente e alta
2 mm, che viene risucchiata dalle labbra cloacali della femmina e trattenuta all’interno
di una spermateca.
I maschi presentano spermatozoi maturi già in autunno, i
corteggiamenti si verificano a terra, dalla seconda metà di Ottobre ai primi di
Novembre, o anche in Dicembre.
La migrazione in acqua delle femmine gravide (i
maschi non vanno mai in acqua) avviene in genere da Marzo ad Aprile-Maggio,
secondo la latitudine e l’altitudine, ma soprattutto secondo l’andamento
stagionale e meteorologico di quel dato anno. Ad esempio, in anni
particolarmente caldi si sono trovate uova in acqua già a Gennaio o addirittura
il 27 Dicembre, con una temperatura dell’acqua di 12°C.
Per ogni singolo
anno, comunque, il periodo di deposizione è molto breve. Le femmine più grosse
arrivano prima al sito di deposizione dove vi rimangono in media una settimana.
Le uova sono deposte singolarmente in pozze profonde almeno 20 cm e attaccate al
substrato o alla vegetazione sommersa mediante un corto peduncolo. Il numero di
uova deposte in un solo gruppo varia da 5 a 20, globalmente da 30 a 50 per
femmina, in relazione alle dimensioni della femmina stessa.
Terminata la
deposizione le femmine compiono in acqua una muta che dura un paio di giorni. L’exuvia
non viene divorata. Le uova schiudono dopo una ventina di giorni dalla loro
deposizione e terminano la metamorfosi dopo circa due mesi.
Sebbene non siano
noti dati relativi alla longevità di questa specie in condizioni naturali,
esemplari mantenuti in terrario hanno vissuto per più di 10 anni. La maturità
sessuale è raggiunta ad una lunghezza di 70 mm; a un anno di vita gli esemplari
hanno già la colorazione definitiva.
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