>> L'OASI SI PRESENTA >>  LISTA DEGLI ANIMALI DELL'OASI >> PIPISTRELLUS KUHLII

Pipistrellus kuhlii (Kuhl, 1817)
Pipistrello albolimbato

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Chiroptera
Famiglia: Vespertilionidae

CARATTERISTICHE
Predilige zone temperato-calde dalla pianura alle aree pedemontane, principalmente nei pressi degli abitati. I rifugi estivi si trovano prevalentemente negli edifici, sia abbandonati che di recente costruzione, molto più di rado nelle fessure delle rocce o nel cavo degli alberi; I rifugi invernali sono spesso gli stessi di quelli estivi, purché sufficientemente riparati.
Caccia spesso presso le luci artificiali di lampioni e insegne, nei giardini, lungo le strade o sull’acqua, di regola a bassa quota, nutrendosi di numerose specie di Insetti volatori.
La femmina partorisce generalmente due piccoli l’anno, tra giugno e metà luglio.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Distribuito in Europa meridionale, Africa settentrionale, orientale e sudorientale, Asia occidentale e a Est fino all’India nordorientale. In Italia è presente su tutto il territorio. Specie comune è particolarmente abbondante in pianura e collina, più rara in ambiti montani.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Ampiamente distribuito e comune in tutta la regione, con frequenze minori in aree montane
Aree agricole eterogenee, margini di aree boscate, aree urbanizzate di piccole dimensioni, ma anche grandi città.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLE POPOLAZIONI REGIONALI
Valutazione IUCN regionale: LC
Consistenza della popolazione regionale: Non si dispone di stime quantitative, ma la specie è considerata comune e ubiquitaria.
Valore conservazionistico delle popolazioni regionali: Rispetto ad altre specie di chirotteri la sua popolazione regionale non assume particolare valore conservazionistico, pur essendo comunque una specie tutelata a livello nazionale e comunitario.
Specie ancora comune, ma per la sua vasta diffusione anche in ambienti urbanizzati, risente parzialmente del crescente conflitto con le attività umane. E' quindi da considerare in lenta ma progressiva diminuzione.

PRINCIPALI FATTORI DI MINACCIA
Fattori di origine antropica legati all'inquinamento delle aree antropizzate per l'uso improprio di pesticidi, per la perdita di rifugi in edifici dovuti a crollo, restauro, cambio di destinazione d'uso, ecc., per il disturbo alle colonie e per la banalizzazione degli ambienti agricoli eterogenei che sono il suo habitat di elezione. Minacciato anche dalla collisione con le pale delle torri eoliche.

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE
Mantenimento strutturale dei rifugi noti nei vecchi edifici per evitare il loro eccessivo degrado, se non addirittura il crollo, nonché l’uso di accorgimenti architettonici (ad es. tegole speciali per assicurare l’accesso ai sottotetti, ma anche batbox) da adottare negli edifici più moderni in modo da favorire il rifugio degli animali. Anche nel caso di ristrutturazione di un edificio, quando è presente una colonia riproduttiva, occorre valutare attentamente gli interventi ed evitare di eseguire i lavori nelle stagioni primaverile ed estiva.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
14/04/2013 OASI (in generale) Bertozzi Massimo bat-detectoring

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