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LISTA DEGLI ANIMALI DELL'OASI
>> CHEIRACANTHIUM PUNCTORIUM
Cheiracanthium punctorium (Villers, 1789)
Cheiracanzio; Ragno-sacco; Rragno dal sacco giallo
SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Arthropoda
Classe: Arachnida
Ordine: Araneae
Famiglia: Clubionidae
Una specie dello stesso genere, segnalato come diffuso in Italia è C.mildei (L.Koch, 1864). La tossicità del veleno per questo aracnide, come per tutti gli altri ascivibili al genere Cheiracanthium può essere considerata paragonabile a quella di C.punctorium.
CARATTERISTICHE Ragno dall’aspetto appariscente, le sue dimensioni medie si aggirano attorno ai 2 cm di corpo.
L’opistosoma presenta una livrea verde pallida con una più o meno marcata banda longitudinale mediana di tonalità più scura (spesso tendente al bruno-rossastro) che lo percorre interamente. Tale banda può essere meno visibile nelle femmine a causa del turgore opistosomico.
Il prosoma tende invece all’arancione fino al rosso del segmento basale dei cheliceri.
Gli occhi sono otto e disposti in due file di quattro; hanno tutti le medesime dimensioni.
Caratteristica distintiva di questo aracnide è la presenza di cheliceri sviluppati e ben evidenti, pronti a divaricarsi in atteggiamento difensivo non appena il ragno si senta disturbato.
Le zampe sono lunghe e robuste, adatte alle arrampicate su steli sottili e cedevoli.
Il maschio adulto è più snello della femmina e presenta cheliceri più sviluppati. C. punctorium è un aracnide molto attivo al crepuscolo, anche se si può incontrare in altre ore, specialmente nelle giornate estive non particolarmente calde. Costruisce una particolare tela “a sacco” che usa come rifugio e a fini riproduttivi, in genere su piante erbacee cresciute in luoghi umidi (ad esempio Carex sp.). Come la maggior parte dei ragni preferisce la fuga all’attacco ma, se infastidito nella tana, può anche diventare particolarmente aggressivo. In tal caso saranno i maschi adulti ad uscire dalla tana per difendere la femmina, mostrando grandi cheliceri veleniferi.
Causa la tendenza errante del maschio, che lo spinge a muoversi di notte e, all’albeggiare, a cercare rapidamente un rifugio (ivi compresi indumenti e calzature), episodi di morsi sono stati segnalati all’interno delle abitazioni.
È uno dei pochi ragni italiani il cui veleno, neurotossico e citotossico, ha effetti sull’uomo. Il morso provoca un vivo dolore di tipo urente; localmente si può notare una zona rosso-bluastra, edematosa che persiste per alcuni giorni e può progredire fino alla necrosi; edema e dolore possono estendersi per tutto l’arto. Compariranno in seguito prurito e parestesie, con ingrossamento dei linfonodi dell’arto interessato. Dal punto di vista generale si osservano brivido, ipertermia, cefalea, nausea e vomito. Talora sono segnalati senso di oppressione toracica e collasso. I sintomi sistemici scompariranno in pochi giorni, seguendo una terapia sintomatica. Grazie alla sua sensibilità tattile molto spiccata è un abilissimo cacciatore. Preda principalmente ortotteri, blattoidei e altri ragni e, per le sue abitudini di caccia, può essere classificato fra i ragni erranti. Il meccanimo riproduttivo della specie vede il maschio adulto approcciarsi ad una femmina sub-adulta. In genere, verrà quindi costruita una tela comune, in cui il maschio sorveglia la femmina fino alla sua ultima muta.
Dopo la maturazione sessuale di quest’ultima, avverrà l’accoppiamento, durante il quale il maschio si unirà alla femmina in modo che le due parti ventrali siano contrapposte l’una all’altra.
A fecondazione avvenuta il maschio diventa subito una preda per la femmina che fino a quel momento aveva tollerato la sua presenza.
Dopo circa due settimane, al più un mese, la femmina deporrà le uova in un nido sericeo molto simile come struttura alla tana per l’accoppiamento e dopo ulteriori due settimane nasceranno i piccoli che si disperderanno ben presto.
La crescita è veloce e il ciclo vitale di solito biennale. I piccoli, nati nella tarda estate, svernano e quindi si svilupperanno solo l’estate seguente, raggiungendo lo stadio adulto intorno a giugno.
COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE Distribuzione paleartica, dall’Europa al centro Asia, compresa l’Italia e isole (in particolare Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Toscana).
DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA Vive prevalentemente nei prati, prediligendo quelli umidi e caratterizzati da folta vegetazione cedevole, in grado di essere piegata per la costruzione della tana. Si può trovare anche negli orti e nei giardini. Non è un ragno sinantropo anche se vengono segnalati maschi erranti all’interno delle abitazioni in cerca di femmine.
SEGNALAZIONI NELL'OASI |
DATA |
STAZIONE |
RILEVATORE |
NOTE |
18/09/2016
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Casa della Natura
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Maselli Mirco
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