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Juniperus communis L.
Ginepro comune

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Pinophyta
Classe: Pinopsida
Ordine: Pinales
Famiglia: Cupressaceae
Sinonimi: Juniperus hemisphaerica Presl; Juniperus nana Willd.
Il genere Juniperus comprende circa 60 specie, per lo più arbustive diffuse in tutto l'emisfero boreale, sino al limitare delle vegetazione artica; fa eccezione Juniperus procera Hochst. ex Endl., indigeno dell' Africa orientale. La tassonomia all'interno del genere è controversa e soggetta a continue verifiche.
Attualmente si includono in Juniperus communis L., anche le forme un tempo indicate come: Juniperus alpina Gray, Juniperus communis subsp. hemisphaerica (J.Presl & C.) Nyman, Juniperus communis var. intermedia (Shur) Sanio, Juniperus communis subsp. nana Syme, Juniperus communis var. saxatilis Pall., Juniperus hemisphaerica J. Presl & C. Presl, Juniperus nana Willd.

CARATTERISTICHE
Arbusto perenne o piccolo albero sempreverde, a crescita molto lenta, resinoso, di aspetto molto variabile: eretto espanso o prostrato. In pianura si presenta come un alberello sino a 5÷6 m di altezza, in montagna assume forma cespugliosa, ad alta quota e in zone particolarmente ventose, si riduce ad un arbusto prostrato. Questo poliformismo si esprime anche fra i sessi, infatti molti degli esemplari con chioma fastigata, sono maschi, frequentemente quelli femminili sono a chioma larga.
La corteccia è inzialmente liscia e lucente, poi diviene cartacea e rugosa, grigio-rossastra e si sfalda in fibre longitudinali ondulate ai bordi.
I fusti sono tortuosi e ramificati, i ramoscelli di colore giallo o verde quando sono giovani, diventano marroni e più rigidi con il passare degli anni. Rami eretti, quelli inferiori pendenti, i giovani a sezione triangolare.
Il legno fortemente profumato, presenta alburno giallastro e durame bruno-rossastro, è di tessitura fine, ma di fibratura irregolare.
Le foglie sono aghiformi, lanceolate ad apice acuto e pungente, rigide, raggruppate a 3, sessili di colore verde glauco e biancastre, pagina inferiore con una linea sporgente, quella superiore percorsa da una larga linea biancastra che corrisponde alla carena del dorso fogliare.
Pianta dioica, con fiori maschili e femminili su piante diverse: quelli maschili sono gialli posti all’ascella delle foglie, riuniti in piccoli coni formati dalle antere protette da squame triangolari, quelli femminili sono piccoli e verdi, raccolti in piccoli amenti all'ascella delle foglie. Nei fiori femminili le 3 squame fertili che si saldano tra loro dopo la fecondazione; entrambi i fiori sono di aspetto insignificante.
I frutti, detti galbule o coccole, di 4-5 mm, in realtà sono falsi frutti che derivano dalla modificazione carnosa delle brattee apicali, di colore verde il primo anno, assumono il caratteristico colore nero-bluastro solamente nel secondo anno di vita, quando giungono a maturazione. Sono coperti da una pruina opaca cerosa, linee rilevate delimitano un triangolo un po’ infossato alla sommità delle 3 squame che li compongono, contengono 2÷3 semi duri e triangolari di colore bruno chiaro, saldati alla polpa per la metà inferiore, liberi nella parte superiore; detti impropriamente “bacche”.
P caesp - P scap
Antesi: febbraio÷giugno

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Medit.-Mont. - Specie con areale simile a quello delle Steno-mediterranee oppure delle Euri-mediterranee, ma limitatamente alle zone montane.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Ampiamente diffuso dalle regioni marine alle zone montane, nei pascoli aridi, nelle brughiere o boscaglie; è specie molto longeva, presente in tutte le regioni temperate dell'emisfero settentrionale. Pianta resistente alle basse temperature, tollera aridità e vento forte, si adatta facilmente a terreni inospitali essendo indifferente al substrato. Dal piano sino 3.500 m s.l.m. (M.te Rosa).
Uno studio effettuato dall'Università di Camerino ha evidenziato come Juniperus communis e Juniperus oxycedrus, abbiano la capacità di promuovere formazione di biogruppi. Si tratta di aggregazioni costituite da alcune specie di alberi e cespugli di età diversa, in cui generalmente uno degli alberi è più vecchio e più alto degli altri e si trova al centro di questa aggregazione, assumendo un ruolo di promotore.
In particolare, i biogruppi di Ginepro constano di varie specie legnose e erbacee che permettono di promuovere la successione secondaria del territorio.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
20/10/2013 Lungo Reno Andrea Serra (Ecosistema)
05/04/1989 15/06/1989 Praterie e Calanchi di Roncaglio Andrea Serra (Ecosistema)

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