>> L'OASI SI PRESENTA >>  LISTA DELLE PIANTE DELL'OASI >> PRUNUS DOMESTICA DOMESTICA

Prunus domestica domestica L.
Pruno; Susino

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida (Rosidae)
Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Vengono riconosciute due sottospecie in Italia:
- Prunus domestica L. subsp. domestica, presente solo come pianta domestica o subspontanea presso case e nuclei colonici.
- Prunus domestica subsp. insititia (L.) Bonnier & Layens, coltivato (spesso come portainnesto di varietà della sottospecie nominale), ma anche selvatico in luoghi lontani dagli abitati.
Non è comunque certo che le due sottospecie abbiano un'origine comune o che piuttosto non rappresentino un complesso di forme convergenti per ibridismo e selezione colturale.
Tra i numerosi pruni a frutti eduli, oggi presentano un reale interesse commerciale solo le diverse cultivar di prugno europeo (Prunus domestica - specie esaploide) e quelle di prugno giapponese (Prunus salicina Lindl. - specie diploide) o degli ibridi derivati.

CARATTERISTICHE
Piccolo albero caducifoglio che può raggiungere i 2-10 metri di altezza, a portamento assurgente con rami eretti. Tronco con corteccia dapprina rosso-bruna poi nerastra con screpolature longitudinali. I rami giovani sono pubescenti, poi glabri con l'età. Il legno profuma di mela.
Le foglie hanno lamina oblanceolata (3-4 x 6-8 cm) dentellata tutt'attorno, arrotondata o ottusa all'apice e lungamente cuneata alla base. Sono di colore verde scuro, coriacee, ovali e tomentose sulla pagina inferiore. Il picicolo è lungo 1/3 - 2/5 della lamina.
I fiori sono disposti a 2-3 in glomeruli porftati da peduncoli di 1-2 cm. I petali di 7-12 mm sono di color bianco-avorio e sbocciano in primavera prima della comparsa delle foglie.
Il frutto è una drupa di 30(40)-50(60) mm, ellissoide o globosa, glabra, di colore blu-nerastro, porpora scuro, rossiccio, giallastro e verdognolo, ricoperto da pruina. Mesocarpo carnoso e succoso dolce, endocarpo ovoide e ellissoide, legnoso, rugoso o punteggiato, carenato, aderente al mesocarpo. Spesso la polpa si stacca dal nocciolo. Matura da giugno a settembre a seconda delle varietà e la raccolta viene effettuata in più riprese; oltre all’effetto lassativo, le susine contengono fosforo, calcio, magnesio, potassio e le vitamine A, B1, B2 e C.
Pianta non molto longeva, inizia a produrre un buon numero di frutti dopo 4-5 anni dalla messa a dimora e
fruttifica per circa 20 anni.
P caesp - P scap
Antresi: Marzo-Aprile

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
SW-Asiat. - Asia occidentale e meridionale (Archeofita naturalizzata).
Pianta di origini incerte (forse derivante da selezioni e incroci che coinvolgono come antenati anche P. cerasifera e P. spinosa), il susino è rappresentato da numerose entità e cultivar e si presume possa provenire dalle regioni del sud-est asiatico. Introdotto e coltivato anche in Europa da più di duemila anni.
Distribuzione in Italia:

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Pianta comunemente coltivata oppure subspontanea presso case e nuclei colonici.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
20/10/2013 Lungo Reno Andrea Serra (Ecosistema)

Webmaster: Ecosistema scrl
Consulenze e Servizi per la conservazione della Natura e lo sviluppo ecosostenibile - Copyright © 2006-2013 Ecosistema scrl