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LISTA DELLE PIANTE DELL'OASI
>> TRIFOLIUM SCABRUM
Trifolium scabrum L.
Trifoglio scabro
SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida (Rosidae)
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Trifolium scabrum L. appartiene alla sezione Trifolium, caratterizzata da fiori sempre sessili senza bratteola alla base, calice con fauce rinchiusa da una callosità anulare o bilabiata provvista di un anello di peli, legume con 1-2 semi.
In Italia è presente la sola sottospecie nominale.
Specie simile è Trifolium lucanicum Guss., in passato inquadrata come sua sottospecie (T. scabrum lucanicum (Gasparr.) Pign). Si distingue per i capolini ovato-oblunghi più allungati, corolla bianco-rosea uguale o maggiore rispetto ai denti calicini e calice alla fruttificazione con denti meno rigidi. È pianta più pelosa, con fusti densamente tomentosi, e generalmenre eretta o ascendente. Si osserva in alcune regioni del Centro-sud, ma non in Emilia-Romagna.
CARATTERISTICHE Pianta annua, alta fino a 25 cm con fusti pubescenti, prostrato-diffusi, talora ascendenti.
Foglie alterne con segmenti obovati, nelle superiori anche oblanceolati e più o meno carenati.
Capolini ovali o subsferici, lunghi 8-11 mm, ascellari e terminali, sessili, alla fruttificazione subspinosi per i denti calicini induriti e ricurvi. Calice di 6 mm, a 10 nervi, con tubo un po' gozzuto lungo quanto i denti mediani, dente superiore più allungato. Corolla biancastra di 4 mm, più breve del calice e superata dai denti calicini.
Il frutto è un diclesio, cioè una camara indeiscente inclusa nel calice, con pericarpo membranoso, con 1 seme di 1,2-1,8 mm. liscio e giallastro. T rept - T scap Antesi: da aprile a giugno
COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Distribuzione in Italia: Presente in tutte le regioni.
DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA Incolti aridi.
SEGNALAZIONI NELL'OASI |
DATA |
STAZIONE |
RILEVATORE |
NOTE |
09/06/2013
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Prati incolti in libera evoluzione lungo sentiero
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Sirotti Maurizio
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Visita addestramemento flora spontanea
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