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Melilotus officinalis (L.) Pall.
Meliloto comune

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida (Rosidae)
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Il genere comprende 20 specie distribuite in Eurasia e in Nord Africa; di queste 12 sono presenti in Italia.
Due congeneri a fiori gialli sono molto simili ed è facile la confusione:
- Melilotus altissimus Thuill., presente anche in Emilia-Romagna. Pianta bienne o perennante con fusti alti fino a 200 cm, spesso arrossati; racemi 2-5(6) cm; segmenti fogliari lineari-lanceolati; corolla con vessillo, ali e carena ± della stessa lunghezza; legume con nervatura reticolata, pubescente, nero a maturità, terminato da un mucrone acuto.
- Melilotus indicus (L.) All. (=M. parviflorus Desf.), presente anche in Emilia-Romagna. Pianta annuale di 10-50 cm; infiorescenza corta (2-3 cm) senza peduncolo; stipole allargate alla base; vessillo e carena ± della stessa lunghezza, più lunghi delle ali; legume subsferico, ottuso all'apice e con reticolo di rughe e solchi molto irregolari.

CARATTERISTICHE
Pianta erbacea bienne alta 50-150 cm esteso apparato radicale caratterizzato da una radice a fittone e con fusti ramosissimi solcati, fistolosi, prostrati o ascendenti.
Le foglie sono alterne, picciolate e trifogliate, con segmenti ellittico-allungati di 5-10 x 10-15 mm (fino a 10-25 mm nelle foglie superiori), irregolarmente seghettati ai margini e con il segmento centrale maggiore con rachide ± allungata; hanno stipole lesiniformi di 0.5-0.7 x 5-8 mm.
L’infiorescenza è a racemo di 4-10 cm con 30-70-fiori che sono penduli ed odorosi. Il calice è campanulato, più breve di 1/2 della corolla, con 5 denti lineari e subeguali. La corolla è zigomorfa di 4,5-6(7) mm, gialla, tipicamente papilionacea, con ali ± uguali al vessillo e più lunghe della carena.
Il frutto è di 2.5-3.5 mm, alla fine bruno, con 5-8 nervi trasversali poco evidenti e contenente 1-2 semi ovoidi e lisci. Il peso di 1000 semi è di 1.9 g, un grammo contiene circa 525 semi
Numero cromosomico: 2n=16
Le api sono i più importanti impollinatori della specie. L'autoimpollinazione non sembra importante.
Il trasporto per mezzo della pioggia sembra essere il mezzo di diffusione dei semi, anche se il vento può trasportarli a metri di distanza.
I semi possono disidratarsi e rimanere vitali nel suolo per anni.
Non si conosce una riproduzione di tipo vegetativo.
Durante il primo anno di crescita di ha la formazione di un fusto ramificato e di una radice, a volte ramificata. La specie raramente fiorisce il primo anno. Il primo anno è caratterizzato da una rapida crescita apicale nella tarda estate e successivamente una fase critica di crescita che avviene a metà settembre durante la quale i carboidrati sono trasferiti nelle radici. Durante questa fase e nel periodo di dormienza invernale le gemme della corona aumentano di dimensioni. I fusti del primo anno muoino con l'arrivo dei primi freddi invernali.
Il secondo anno di crescita comincia nella prima primavera con una rapida crescita dalle gemme della corona o dai rizomi, utilizzando le riserve accumulate nel primo anno e che non vengono rinnovate. La fioritura comincia in maggio-giugno e la maturazione dei semi avviene in giugno-luglio.
H bienn - Emicriptofite bienni
Antesi: maggio÷agosto

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Europ. - Areale europeo.
Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti.
Distribuzione in Italia: Segnalata in tutte le regioni, ad eccezione di Calabria e Sicilia.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Macerie, campi incolti, bordi stradali.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
09/06/2013 Prati incolti in libera evoluzione lungo sentiero Sirotti Maurizio Visita addestramemento flora spontanea

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