>> L'OASI SI PRESENTA >>  LISTA DELLE PIANTE DELL'OASI >> LOTUS CORNICULATUS CORNICULATUS

Lotus corniculatus corniculatus L.
Ginestrino comune

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida (Rosidae)
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Molto variabile sia per pelosità, altezza dei fusti, numero dei fiori, dimensioni del tubo e denti calicini. Particolarmente evidenti sono le differenze fra individui glabri e pelosi, nei quali si distinguono piante a diversi livelli di pelosità: piante solamente cigliate sui fusti e sui bordi delle foglie e calici, piante sparsamente villose, piante densamente lanose.
Oltre alla sottospecie nominale (che si distingue dalle altre per i capolini generalmente 2÷7 flori e il calice con denti subeguali fra loro, lunghi quanto il tubo) , sono presenti in Italia:
- Lotus corniculatus subsp. alpinus (DC.) Rothm. Si distingue per essere di dimensioni ridotte con fusto < di 10 cm, 1÷3(5) flora. Segnalato in Emilia-Romagna.
- Lotus corniculatus subsp. delortii (F.W. Scultz) O. Bolòs & Vigo . Si distinuge per calice con denti brevi, i superiori e laterali ricurvi. Assente in Emilia-Romagna.
- Lotus corniculatus subsp. preslii (Ten.) P. Fourn. Si distingue per calice con denti lunghi 1,5÷2 volte il tubo. Incerta in Emilia-Romagna.

CARATTERISTICHE
Pianta perenne, erbacea, di aspetto estremamente variabile che si presenta glabra, sericea o villosa: in condizioni di aridità tende ad aumentare la pelosità, mentre in stazioni umide perde lo stesso carattere, divenendo glabra. È caratterizzata da un rizoma a fittone ricco di tubercoli; fusti lignificati alla base, sottili, midollosi, striati, glabri o scarsamente pelosi, prostrati o ascendenti, non molto ramificati; altezza sino a 80 cm.
Le foglie sono imparipennate e costituite da 5 segmenti; i 2 inferiori alla base della rachide, in realtà sono stipole, gli altri 3 superiori sono brevemente picciolati. Alterne, lanceolate o ovato-lanceolate l'apice ± arrotondato, talvolta con breve mucrone; la base è ristretta a cuneo, sia il margine che le nervature possono presentare lunghi peli, oppure essere glabri.
Le infiorescenze pauciflore, globose ed ascellari, sono formate da più fiori e da una brattea generalmente trifoliata e sono portate da lunghi peduncoli. I fiori sono di colore giallo intenso o arancio, spesso screziati di rosso, hanno pedicello + corto del calice. Calice ± villoso a 5 sepali con denti ± uguali. La corolla è papilionacea, il vessillo è ripiegato verso l'alto, i 2 petali laterali sono liberi, mentre i 2 petali inferiori sono uniti tra loro a formare la carena terminante a forma di becco e rivolta verso l'alto; stami diadelfi.
I frutti sono legumi sottili, deiscenti e cilindrici e di colore bruno, riuniti per un'estremità a formare una specie di "artiglio"; contengono numerosi semi ovali, lucidi, di colore da verde a marrone, con macule nerastre.
H scap - Emicriptofite scapose.
Antesi: aprile÷settembre

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Cosmop. - In tutte le zone del mondo, senza lacune importanti.
Paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti.
Distribuzione in Italia: Molto comune in tutto il territorio.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Prati, pascoli aridi, incolti erbosi, particolarmente in ambienti creati dall’uomo quali prati concimati e campi.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
09/04/2017 Prato incolto davanti a Casa Natura (dal bombolone) Sirotti Maurizio Visita guidata flora spontanea
09/06/2013 Prati incolti in libera evoluzione lungo sentiero Sirotti Maurizio Visita addestramemento flora spontanea
05/04/1989 15/06/1989 Praterie e Calanchi di Roncaglio Andrea Serra (Ecosistema)

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