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Maclura pomifera (Raf.) C.K. Schneid.
Maclura pomifera

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida (Hamamelidae)
Ordine: Urticales
Famiglia: Moraceae

CARATTERISTICHE
Albero dioico alto 6-15(20) m, a ramificazione espansa e chioma irregolare; corteccia bruno-aranciata, rugosa, profondamente fessurata in età avanzata; rametti glabri, verdi chiari, a zig-zag, con spine robuste e persistenti alle ascelle fogliari. Legno elastico, compatto e resistente agli attrezzi da taglio, al tempo e alle intemperie.
Foglie caduche alterne, semplici, con picciolo di 1,5-5 cm, che rassomigliano a quelle dell'arancio; lamina (lunga 5-15 x 3,5-10 cm) da ovale a lanceolato-acuminata, con margine intero, verde-oliva, glabra e lucida di sopra, pelosa inferiormente.
Fiori maschili verdi-giallastri in racemi globosi brevi (2,5-3,5 cm), su peduncoli di 3-6 cm, tetrameri (4 tepali, 4 stami); infiorescenze femminili, su piante separate, verdi, sferiche (diam. 2-2,5 cm), brevemente peduncolate, con vistosi stimmi raggianti.
L'infruttescenza è un sorosio sferico non commestibile, che ricorda, a maturità, un'arancia, nella forma sferica e nel colore (rammentano peraltro una mela giallo-verdastra se immaturi); diametro 7-15 cm, consistenza legnosa e superficie rugoso-sinuosa. Il sorosio deriva dalla trasformazione di una intera infiorescenza ed è composto da un insieme di acheni ricoperti dai lobi dei calici accrescenti e ispessiti e completamente incorporati nel ricettacolo. I semi sono di forma ovale allungata di 8-12 x 5-6 mm, di colore crema, con base tronca o arrotondata, apice arrotondato, mucronato.
I Nativi americani usavano il legno, particolarmente duro ed elastico, per la costruzione di archi e altri strumenti durevoli ed estraevano dalle radici un eccellente pigmento giallo, chiamato morina. La morina, estraibile anche da altre moracee come i gelsi e il mirto, è un colorante molto intenso, utilizzato su lana e cotone; mescolato ad altre sostanze (come l’indaco) può produrre altri colori.
P scap - Fanerofite arboree
Antesi: maggio-giugno.
Nei luoghi di origine è specie pionera che invade naturalmente i suoli minerali esposti, particolarmente i pascoli sovrasfruttati e i campi abbandonati. In queste situazioni può essere localmente specie arborea dominante. Specie amante del pieno sole, non sopporta l'ombreggiamento.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
N-Americ. - America del Nord. Originaria degli Stati Uniti sud-occidentali, in Italia può essere ancora considerata specie alloctona casuale, anche se in alcune regioni si è già naturalizzata.
Distribuzione in Italia: Tutte le regioni, tranne la Valle d'Aosta.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Pianta esotica casuale o naturalizzata, introdotta in Europa da quasi due secoli a scopo ornamentale e per formare siepi impenetrabili. Oggi si osserva lungo siepi perimetrali, filari e in parchi aperti (nei luoghi di orgine, frequenta boschi misti lungo torrenti e piane alluvionali, pascoli aperti su versanti con suoli minerali).

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
01/10/2017 Prati incolti in libera evoluzione lungo sentiero Andrea Serra (Ecosistema)
20/10/2013 Lungo Reno Andrea Serra (Ecosistema)

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