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Populus nigra L.
Pioppo nero

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida (Dilleniidae)
Ordine: Salicales
Famiglia: Salicaceae
Alcuni Autori riconoscono al P. nigra a portamento colonnare il rango di entità tassonomica autonoma (P. italica Du Roi, P. pyramidalis Rozier, volg. Pioppo cipressino). Oltre al portamento, altri caratteri lo differenziano: fusto spesso policormico, privo di protuberanze, rami più esili ed assurgenti, foglie più piccole ed ovate.
Sandro Pignatti lo considera invece una cultivar, per di più selezionata per via vegetativa, data la quasi assenza di individui femminili. Lo stesso autore rileva tuttavia che, nella zona appenninica umbro-marchigiana, il tipico P. nigra a chioma espansa sembra mancare.
Può essere confuso soprattutto con:
- P. deltoides Marshall, introdotto dall'America settentrionale, che ha foglie di forma simile, ma di dimensioni molto maggiori (lunghezza 10-18 cm), provviste di ghiandole alla base della lamina; stami da 30 a 60 per fiore.
- P. x canadensis Moench pro sp. che ha anch'esso 1-2 ghiandole alla base della lamina e rami giovani angolosi, con foglie giovani di color bronzeo-rossastro,
Quest'ultimo (chiamato comunemente pioppo del Canada o pioppo ibrido) è un ibrido variabilissimo tra il precedente e P. nigra, che viene coltivato a sesto regolare e trattato con criteri agronomici (applicando lavorazioni del terreno, concimazioni, trattamenti antiparassitari, potature) in aree a vocazione agraria per produzione legnosa a breve o brevissimo ciclo; i numerosi ibridi, indicati con sigle e cifre (es. I 214), vengono clonati, ossia selezionati per moltiplicazione vegetativa (talee), per mantenere costanti determinati caratteri bio-morfologici e tecnologici richiesti dal mercato.

CARATTERISTICHE
Albero a portamento eretto variabile (raramente arbusto), non estremamente longevo (90-100 anni), talvolta piramidato o colonnare, alto fino a 30 m e con diametro fino ad 1 m, con fusto di norma diritto, spesso deformato da vistose protuberanze; corteccia grigio-brunastra in individui adulti, talora bianco-grigiastra nella parte superiore del fusto ed in piante giovani, dapprima liscia, in seguito screpolata o profondamente fessurata; chioma allargata (nella forma tipica), molto ramificata in alto; gemme marroni-brunastre vischiose, piccole, glabre; rametti subcilindrici, leggermente angolosi, verdi, a volte un po' rossastri.
Foglie brachiblastali (dei rametti fioriferi) a lamina triangolare-romboidale 5-7 x 4-6 cm, con picciolo di 2-6 cm privo di ghiandole basali, ottuse alla base, con bordo dentellato (non alla base), acute od acuminate all'apice, lisce e glabre, verdi scure lucenti di sopra, verde-giallino e più opache inferiormente, con nervature rilevate; foglie turionali (dei rami di allungamento) con le stesse caratteristiche, però più grandi e solitamente triangolari.
Fiori maschili e femminili su individui separati (specie dioica). Gli amenti maschili, lunghi 4-9 cm x 1 cm, precedenti la fogliazione, hanno fino a 30 stami per fiore, con antere inizialmente rossastre, quindi violette ed infine nere dopo la caduta del polline; i femminili sono più lunghi e gracili, pendenti, verdognoli, senza stilo, con stimmi gialli; entrambi hanno brattee fiorali laciniate.
I frutti sono capsule bivalvi, glabre, ellissoidi, granulose di 7-9 cm, con 4 solchi longitudinali che contengono semi molto piccoli provvisti di pappo cotonoso bianco, utile per la disseminazione anemofila.
P scap - Fanerofite arboree
Antesi: marzo-aprile
Lucivago e mediamente termofilo, forma boschi puri di una certa consistenza in Val Padana.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Occupa un vasto areale europeo centro-meridionale, asiatico occidentale e, in parte, africano mediterraneo.
Distribuzione in Italia: È comune in tutto il territorio.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Presso i fiumi e i laghi, in terreni umidi, freschi e profondi, anche periodicamente inondati, ma non disdegna suoli poveri sabbiosi e ghiaiosi, purché la falda idrica sia raggiungibile dalle radici. Spesso coltivato a scopo ornamentale, soprattutto in filari e all'interno di parchi (cv. pyramidalis, a forma fastigiata).

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
08/09/2019 Casa della Natura Andrea Serra (Ecosistema) riconoscimento svolto con i visitatori (incontro per l'apprendimento dell'uso delle chiavi dicotomiche)
09/04/2017 Prato incolto davanti a Casa Natura (dal bombolone) Sirotti Maurizio Visita guidata flora spontanea
09/04/2017 Lungo Reno Sirotti Maurizio Visita guidata flora spontanea
20/10/2013 Lungo Reno Andrea Serra (Ecosistema)
05/04/1989 15/06/1989 Rio Conco Andrea Serra (Ecosistema)
05/04/1989 15/06/1989 Bosco sotto parete Andrea Serra (Ecosistema)

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